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Si è svolta questa mattina, nella sala conferenze della Ugl di Catania, l’assemblea annuale dei dirigenti e dei rappresentanti sindacali provinciali della federazione Terziario, alla presenza del segretario nazionale di categoria Luca Malcotti, nonché del suo vice Giulio De Mitri Pugno.

Un incontro che si è aperto con la relazione del segretario etneo Carmelo Catalano, improntata sui risultati raggiunti nell’ambito di uno dei principali settori produttivi insediati nell’intera area metropolitana catanese. Positivi, infatti, sono i dati emersi soprattutto in relazione al numero di tesserati all’organizzazione sindacale, che nel 2016 ha subito un incremento considerevole, così come la presenza della Ugl all’interno delle aziende che è aumentata di quasi il 38%.

“Grazie al grande impegno di tutti stiamo continuando a radicarci nel territorio, intervenendo nell’ambito dei tavoli di crisi più importanti per affermare il diritto all’impiego di tanti nostri concittadini e lottare per combattere una crisi che mortifica il lavoro. – spiega Catalano – In quest’anno, siamo cresciuti principalmente all’interno delle attività della grande distribuzione organizzata e della ristorazione collettiva, divenendo la quarta realtà italiana nell’intera federazione dopo Milano, Roma e Napoli”.

Soddisfatto per il risultato emerso, Malcotti ha ringraziato i quadri dirigenti ed ha ricordato come la Ugl Terziario vuol continuare a correre puntando forte sulla formazione. “In questo settore Catania ha dimostrato voglia di crescita e di fare squadra. Spiace solo che, molto spesso, la realtà non aiuta in quanto il continui ricorso alla terziarizzazione dei servizi è causa di un continui ricorso alla scarsa retribuzione dei lavoratori e di un crescente precariato, che sta rischiando di far implodere un sistema già penalizzato dal mancato adeguamento della contrattazione collettiva. La Sicilia e questa meravigliosa terra catanese, invece, devono credere in questo comparto in cui il turismo è una delle pietre miliari, attraverso una maggiore spinta incentivante in favore di quegli imprenditori che ancora, a fatica, riescono a mantenere i livelli occupazionali, ma anche di coloro che intendono avviare nuove attività, per iniziare davvero ad invertire quello che fino ad oggi rimane il triste dato sulla disoccupazione a partire da quella giovanile”.